Taormina negli anni addietro è stata set di diversi film le cui scene, brevi o lunghe, sono state girate tra le sue vie o nei suoi hotels o nei dintorni. In ordine cronologico ricordiamo:
- l’avventura, di Michelangelo Antonioni girato del 1960, in una scena finale del film uno scorcio dalla finestra inquadra la salita di taormina con il Capo Taormina ancora senza albergo, e nell’altra il porto di Giardini-naxos;
- intrigo all’italiana, di Giorgio Bianchi del 1960 con Ugo Tognazi, con le riprese iniziali nella baia di Taormina, una ripresa di Taormina sino alla baia di Giardini Naxos da Castelmola, una ripresa in barca sulla baia di Taormina, una ripresa a piazza S. Antantonio Abate, dentro e fuori l’excelsior, piazza IX aprile, al wunderbar e al teatro greco;
- divorzio all’italiana, di Pietro Germi del 1961, dove parte delle scene sono state girate avendo come sfondo l’isola bella;
- le grand bleu, di Luc Besson del 1988, con delle scene girate alla stazione di Taormina e al san domenico di Taormina;
- il piccolo diavolo, di Roberto Benigni del 1988, dove la maggior parte del film è girato a Taormina;
- Johnny Stecchino, di Roberto Benigni del 1991, con scene girate tra Mazzeo, frazione di Taormina, e Letojanni;
- la dea dell’amore, di wody allen del 1995, con una scena girata al teatro antico di Taormina;
- grande grosso e Verdone, di Carlo Verdone del 2008, girato tra il corso Umberto, il San Domenico e la baia di Giardini Naxos
Io personalmente sono stato spettatore della ripresa di Roberto Benigni all’uscita della Stazione ferroviaria di Taormina in “il piccolo diavolo”.La Braschi uscendo dalla stazione cercava di capire dove andare e lui, ovvero Giuditta, inforcandola tra le gambe la porta di peso su a Taormina. In quel giorno ero di ritorno da scuola e all’uscita ci siamo imbattuti in Benigni seduto sulla sua sedia da regista che leggeva, assorto, un quotidiano. Siamo rimasti lì ad assistere alla scena e al ciak il Benigni cambiò totalmente modo di essere entrando in pieno nella parte concludendo la scena senza una sbavatura. Fù una insolita esperienza. Un’altra scena di cui sono stato un protagonista è nel Padrino quando hanno dovuto rigirare la scena alla stazione ferroviaria di Taormina qualche settimana dopo aver girato quella principale con al Pacino.
Naturalmente Taormina in modo indiretto è stata sempre al centro dell’attenzione di diversi artisti legati al cinema vuoi per la presenza del casinò, vuoi per i ricordi della Taormina di Wilhelm von Gloeden ma sopratutto per la sua posizione che la rende affascinante sia d’estate che d’inverno con cornici tipiche mediterranee molto amate dagli artisti dell’epoca e dai turisti di oggi.
Oltre che come set cinematografico, Taormina è stata sede per l’assegnazione del premio ” Davide di Donatello” che ogni anno, dal 1957 al 1980, veniva svolto al teatro antico richiamando grosse personalità del mondo del cinema e dell’arte in generale.