Sono partito da trappitello, dove abito, intorno alle 10.00 dopo aver fatto colazione con molta tranquillità. La giornata era soleggiata con una temperatura di circa 21° il che mi ha fatto venir voglia di fare questa piccola gita in moto.
Arrivato in paese mi sono fermato all’APT per prendere una mappa e scambiare due parole con la persona al banco dopo di che mi sono diretto verso Piazza Sant’Antonio Abbate dove ho parcheggiato.
Girandomi attorno non ho visto nessun turista ne tanto meno caos ma solo tranquillità. Da un lato della piazza vi è la chiesa omonima e frontistante ad essa vi sono le scalinate per raggiungere altre due chiese. Dagli altri due lati vi sono palazzi con facciate arricchite da cornici, paraste e portali il tutto in pietra lavica e pietra di Siracusa. Quel giorno purtroppo sia le chiese che i vari luoghi turistici erano chiusi ma questo non mi ha fatto scoraggiare anzi mi ha dato più tempo per visitare tutto il borgo antico del paese. Salita la scalinata frontistante la chiesa S. Antonio ho raggiunto uno slargo su cui affaccia il prospetto principale della chiesa di San Benedetto e l’abside della Chiesa SS. Pietro e Paolo. Il prospetto della prima è adornato con colonne doriche e due piccole nicchi che raccolgono le statue di San Benedetto e Santa Scolastica il tutto in pietra di Siracusa.
L’abside della seconda è un’imponente struttura che svetta per circa 20m con un coronamento in pietra lavica.
Da lì ho proseguito per raggiungere il prospetto della chiesa di cui prima ho visto l’abside. Il prospetto è povero ma di grande suggestione.
Esso affaccia su una piccola piazzetta con un panorama sul paese è sull’etna che in quel giorno era libera da nuvole e fumante.
Da lì ho raggiunto piazza Lauria e salito le scale che conducono al Castelluccio anche questo chiuso. Sceso dalle scale ho chiesto al bar li vicino dove mi avevano consigliato di proseguire a piedi lungo la strada panoramica,via Edoardo Pantano, sotto il castello, che avrei raggiunto un’altro ingresso dal lato posteriore facendo una bella esperienza. Lungo la stessa strada si trova la Basilica madonna della catena con un’ampia scalinata di accesso ed un ampio prospetto ricco di fregi e decori in pietra di Siracusa.
Raggiunto la scalinata per salire al castello ne ho approfittato per scattare delle panoramiche sulla valle dell’alcantara scorgento anche le Gurne lungo il percorso del fiume alcantara.
Girato la curva ho imboccato la scalinata, consigliatami prima, per giungere sul piazzale, alberato, del castelluccio. Un’area che domina sul paese e sulla valla nella quale potersi rilassare qualche minuto all’ombra, nel caso estivo, degli eucalyptus prima di ricominciare la parte finale della gita.
Proseguendo lungo la via Pantano ho imboccato la via Federico II incontrando una simpatica enoteca.
Da lì ho raggiunto la chiesa di San Marco e, sempre lungo la via Federico II, un piccolo slargo con una fontana di quelle in ghisa dove poter bere. Queste fontane sono diffuse dentro il paese.
Continuando la via ho imboccato una scalinata ed ho raggiunto la Piazza dove avevo parcheggiato. Preso la moto sono sceso lungo la via Regina Margherita ed ho fatto una tappa nella chiesa di Santa Maria.
Da lì ho proseguito alla volta della chiesa S. Vincenzo Ferrara
e la vicina torre detta “U Cannizzo”.
Ambedue sono fuori dal paese in zona di campagna e vale la pena farci una tappa per più di qualche minuto. La chiesa e il parco attorno sono stati sistemati ed abbelliti con percorsi che arrivano alla torre e ci girano attorno. Nei dintorni sono presenti capre ed asini di proprietà dei residenti ed anch’essi fanno parte del paesaggio arricchendolo. Lungo la via del ritorno mi sono fermato, giusto per una foto, nella Cuba Bizzantina, o chiesa di San Nicola, accanto il ponte Romano sotto e vicino il quale vi sono parte delle Gurne dell’Alcantara.
Arrivati a Francavilla, il paese sotto Castiglione di Sicilia, ho visto le indicazioni del sentiero delle Gurne e, dato che erano ancora le 12:00, ne ho approfittato per andentrarmi ed ho fatto la cosa giusta ma, questa è un’altra storia.