Per riviera dei ciclopi si intende il tratto di costa ove sorge il paese di Acitrezza a 25km dal b&b Villa Valentina. Esso è caratterizzato da rocce laviche ed affioramenti rocciosi nel mare frontistante Acitrezza. Volendo espandere in maniera impropria l’area, prendendo in esame l’aspetto morfologico costituito da rocce di origine vulcanica, possiamo considerare come riviera dei ciclopi il tratto di costa che inizia da Riposto e finisce a Catania. Il termine “dei Ciclopi” trae origini dall’Odissea di Omero che racconta uno degli episodi occorsi ad Ulisse quando approdò sulla costa centro orientale della Sicilia. Qui si imbattè in Polifemo, il Ciclope, figlio di Poseidone, che viveva in una delle grotte vicino la costa. Molti studiosi sono concordi nel posizionare il luogo ad Acitrezza ove i faraglioni, ovvero gli affioramenti rocciosi al largo del paese, rappresenterebbero i massi che polifemo scaglio ad Ulisse durante la sua fuga.
Geologicamente gran parte dell’area dove oggi sorge il cono del Vulcano Etna, che si espande da Adrano sino a Giardini Naxos e che comprende tutti i paesi Etnei e costieri, era un golfo dove si verificavano eruzioni vulcaniche sottomarine. Nel corso di milioni di anni il materiale eruttivo depositandosi strato dopo strato ha creato gli attuali affioramenti presenti nella zona di Acitrezza, Acicastello ed aree limitrofe. Il successivo innalzamento del fondale, dovuto al contatto tra la placca Europea e quella Africana, ha fatto fuoriuscire le bocche eruttive al di sopra delle acque cominciando così le attività denominate subaeree. Queste bocche eruttive, sparse un pò ovunque in una vasta area, si sono chiuse canalizzando il magma sempre più verso la parte che oggi è rappresentata dal cono centrale dell’Etna che così si è innalzato agli attuali 3000mt. Oggi la testimonianza di queste ere geologiche sono presenti ovunque nel vasto cono dell’Etna che copre, molto approssimativamente, un’area di 1300Km quadrati.
Come accennato prima considerando come riviera dei Ciclopi la costa da Riposto sino a Catania possiamo enumerare, per la nostra escursione giornaliera, paesini come Torre Archirafi, Pozzillo, Stazzo, Santa Tecla, Santa Maria la Scala, Capo Mulini, Acitrezza ed Acicastello. Tutti questi paesini hanno un denominatore comune, sono paesini di pescatori costruiti sulle scogliere di roccia lavica intorno al porticciolo dove riponevano le barche, al riparo dalle tempeste, barche che erano necessarie per il sostentamento delle stesse popolazioni dedite alla pesca. Piccoli paesi popolati da uomini duri che giorno dopo giorno, col sole o con le tempeste affrontavano il mare per portare a casa il necessario per sfamare le proprie famiglie. E’ qui che il grande scrittore Siciliano Giovanni Verga ambientò uno dei suoi romanzi, I Malavoglia. Questi paesini mantengo ancora vive le tradizioni antiche e sono divenuti luoghi di grande attrazzione turistica proprio per le bellezze naturali in essi presenti.
Partendo dal b&b percorreremo la ss185 sino a Giardini per poi proseguire, sulla ss114, verso Catania. A Fiumefreddo imboccheremo la strada che ci condurrà sul lungo mare che conduce sino a Riposto. Lungo 6km, qui la spiaggia è sabbiosa ed ideale per passare una giornata di relax. Arrivati a Riposto, la costa cambia totalmente divenendo di rocce laviche. Subito dopo Riposto vi è Torre Archirafi piccolo borgo in cui la parte antica è quella a ridosso del mare con le sue case basse e caratteristiche. Merita una fermata ed uno sguardo veloce al porto e al lungo mare. Proseguendo per Catania incontreremo Pozzillo piccolo borgo marinaro con una popolazione di un migliao di persone. Anch’esso a ridosso delle scogliere di roccia lavica sulla quale sono state formate passerelle per poter usufruire, durante i periodi estivi, del refrigerio del mare. Il suo porto a due braccia ospita piccole imbarcazioni di pescatori e barche da diporto. Attaccato a Pozzillo troviamo Stazzo che ne rappresenta il proseguimento. Qui il confine tra i due paesi è un tratto di strada ai cui lati troviamo delle villette affacciate sulla scogliera. Stazzo conta due piccoli porti ed una piazza tra di essi ed il resto sono nuove case costruite per le vacanze. Usciamo dal paese e proseguiamo per un tratto di strada per giungere a Santa Tecla. I primi insediamenti rurali in questa area risalgono al XIII secolo anche sè poco rimane di tutto questo. Giungendo al porto noteremo subito una piccola torretta posta sulla scogliera simbolo di buon augurio per i pescatori che si avventuravano in mare. Nella piazza del porto si affaccia un edificio interamente costruito con mattoni di pietra lavica ed un massiccio portale. Da qui in poi la strada che porta verso Catania comincia a salire verso la rupe di Acireale. Lungo la strada si avranno punti di vista panoramici sia sul versante Messinese che su quello Catanese. Punti ideali per scattare foto. Per arrivare a Santa Maria la Scala dovremo imboccare una strada che ci permetterà di scendere nuovamente sulla costa. Qui troveremo il paese schiacciato tra il mare è la rupe di roccia lavica alle spalle. Il paese è più articolato e conserva molte delle sue abitazioni più antiche. Dal porto si può ammirare la rupe sopra il paese. Oltre al porto, lungo la costa vi è un lungomare adibito a passeggiate ed a rilassarsi in fronte al mare. Alla fine vi è una grande piazza che si affaccia sugli scogli. Questa è utilizzata come una sorta di spiaggia. Lasciamo il paese alla volta di Capo Mulini conosciuto da tutti noi come il paese dove poter mangiare del buon pesce nei ristoranti ubicati sul porto. Qui hanno sfruttato la loro tradizione come richiamo per le persone del luogo o dei turisti che amano la cucina Siciliana. Sedersi nei ristoranti è come affacciarsi da una finestra sul porto. Dopo Capo Mulini incontreremo Acitrezza la più grande delle località prima viste. Essa rappresenta in pieno la Riviera dei Ciclopi con il suo grande porto, i suoi faraglioni il lungo mare e l’isola che gli stà di fronte. Anche qui come Capo Mulini è rinomata per la cucina tutta a base di pesce. Parcheggiare al porto e passeggiare per il lungo mare è d’obbligo. Dopo la lunga sosta, l’ultimo paese è Acicastello così chiamato per la presenza di una fortificazione sulla roccia che domina l’intero golfo. Il paese è grande ma quello che a noi interessa è il lungo mare la piazza panoramica e la visita al castello. Cosa rimane da fare? O continuare per arrivare a Catania parcheggiare e farsi un giro su via Etnea oppure risalire lungo le vie di Catania per raggiungere il casello autostradale e ritornare alla base.